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Cannucce in paglia della Valle Onsernone

Cannucce in paglia della Valle Onsernone

Un nuovo prodotto sostenibile va ad arricchire l’assortimento di articoli regionali di Migros Ticino. Ilario Garbani Marcantini, uno degli ideatori del progetto, ci parla di questa interessante proposta volta a valorizzare la paglia coltivata in valle.

Signor Garbani Marcantini, com’è nata l’idea di produrre delle cannucce in paglia di segale?
L’idea è nata da Pagliarte nel 2019, in particolare da Lara Blumer che ne è la presidente. Questa associazione del Locarnese con sede a Berzona si dedica alla lavorazione della paglia coniugando le antiche tradizioni ad uno spirito attuale e dinamico e vendendo le proprie creazioni nel negozio-laboratorio della località onsernonese. Per questo progetto Pagliarte collabora anche con l’associazione Farina Bóna, di cui sono responsabile, come anche l’Ente regionale di sviluppo del Locarnese e Vallemaggia (Erslvm).

Dove viene coltivata la segale e come avviene il processo di produzione?
Il processo di produzione è completamente manuale e inizia a fine ottobre quando la segale viene seminata nella Campagna Granda di Russo, in campi «strappati» o, meglio, «ripresi» al bosco grazie ad un progetto dell’associazione Farina Bóna. Prosegue con la cura del campo che consiste nel togliere erbacce, annaffiare e tutti gli altri lavori che ne conseguono. Poi a fine maggio si inizia con la raccolta vera e propria, effettuata tutta a mano poiché si tende a privilegiare quelle cannucce che abbiano un diametro superiore ai 3 mm. Con le forbici quindi si vanno a scegliere gli steli più idonei. Poi si tagliano su misura le cannucce e si toglie la foglia che accompagna ogni singolo stelo. Infine, si mettono ad essiccare al sole (proprio come avveniva con la paglia dell’antico intreccio), si puliscono e si confezionano. Insomma, un processo produttivo manuale piuttosto laborioso che, in collaborazione con la SUPSI, stiamo cercando di ottimizzare, anche per ridurre i costi di produzione e, di conseguenza, il prezzo finale.

Chi si occupa della lavorazione?
L’associazione Pagliarte, per motivi organizzativi, mi ha affidato il compito di coordinare la produzione e lo smercio del prodotto. Faccio capo ad una preziosa mano d’opera composta da giovani studentesse della valle, che colgo qui l’occasione per ringraziare sentitamente per il grande e prezioso lavoro che svolgono con passione.

Cosa sta dietro questo progetto a carattere sostenibile?
Si vuole in un certo senso «omaggiare » ulteriormente la lavorazione della paglia che per secoli ha dato di che vivere agli abitanti della Valle Onsernone con l’intreccio e la creazione di diversi prodotti quali per esempio cappelli in paglia, borse, cesti e altri oggetti venduti soprattutto nei mercati italiani e svizzeri. Al tempo stesso questo atto di resilienza vuole mostrare che questo ritorno alle cose semplici, ai prodotti naturali ed ecosostenibili è possibile e guarda con fiducia verso il futuro.

RIUTILIZZABILI
Le cannucce, per un uso casalingo, si possono lavare anche in lavastoviglie fino a 5 volte: basta poi lasciarle asciugare all’aria e sono pronte per il riutilizzo.
CONSIGLIO
Della confezione delle cannucce non si butta via niente. Il cartoncino dell’etichetta può essere riciclato con la normale raccolta della carta, mentre l’imballaggio in plastica può essere riutilizzato per esempio per impacchettare biscotti e funghi secchi.